Una mattina al sapor di Cuba

Posted on sabato 22 maggio 2010 by Lorenzo Lipparini in
Libertà! Diritti umani a Cuba! Cuba è di tutti i cubani! Da una parte gli slogan degli esuli cubani, che chiedono in piazza la fine di 51 anni di dittatura. Fascisti! Trafficanti di droga! Rispondono con le magliette rosse e i pugni alzati i contestatori dell'Associazione Italia – Cuba, che sono accorsi in sostegno del regime castrista. Verrebbe da rispondere che i fascisti sono loro, ma i cubani in piazza non perdono la pazienza. Separati dall'altro gruppo da una folla di agenti sproporzionata alle poche decine di manifestanti, gridano le cifre della dittatura: 3 milioni di esuli, 8mila fucilati, 550 prigioni, repressione. La rivoluzione cubana non è un'utopia, è fatta di numeri e di persone pronte a raccontare le loro storie di sofferenza. I difensori italiani del castrismo vedono in Cuba l'ultima roccaforte di un ideale ormai estinto altrove, di cui difendono il principio. Anziché fronteggiarsi con gli slogan, l'utile utopia sarebbe quella di incontrarsi, insieme, a cena. Ci si conoscerebbe e si potrebbe discutere di cosa centrano la sanità per tutti, la solidarietà, l'egualitarismo con la polizia, la censura, le limitazioni personali a chi non la pensa allo stesso modo. Un manifestante si rivolge in modo semplice ed efficace ai contestatori di sinistra: voi siete all'opposizione, ma dite quello che volete e ogni 5 anni votate. Noi abbiamo lo stesso governo da 50 anni, vi farebbe piacere? Un interrogativo dai toni minacciosi.

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