di RICCARDO BIANCHI
IL PADRE FASCISTA A LECCO, DON GIUSSANI E LA POLITICA, L`ANATEMA DI DE MITA Al TEMPI DELLA DC E I PRIMI CONTATTI CON BERLUSCONI, IN UN LIBRO, VITA E CAPRIOLE DA CIELLINO
Proprio mentre inizia il percorso di beatificazione del fondatore del suo movimento Comunione e liberazione, quel don Luigi Giussani che lui conobbe di persona, un giovane radicale rovina la festa a Roberto Formigoni, portando in libreria la vita del «governatore celeste».
Formigoni, biografia non autorizzata (Editori Riuniti, pp 208,16 euro) parte dalla storia del padre fasciatissimo di Roberto nella Lecco del dopoguerra e arriva alle aspirazioni da premier degli ultimi anni del leader lombardo, ormai manifeste come le sue camicie a fiori. E dedica ampio spazio al caso delle firme false del 2010 per la candidatura alle elezioni regionali. Non poteva essere altrimenti, perché l`autore Lorenzo Lipparini è il ragazzo che, due anni fa, ha trascinato in tribunale Formigoni, facendo temere al centrodestra di perdere la Lombardia.
La storia di Formigoni incomincia e continua nella politica. Nasce nel `47 da padre fascista, eredità ingombrante nella futura carriera. Nel `95 Umberto Bossi afferma che a «quel figlio di un fucilatore di ragazzini, il popolo lombardo non consegnerà la Regione». Il senotur però si sbagliava: Formigoni governerà e ancora governa la Lombardia, in alleanza con la Lega. Entrato nella Gioventù studentesca (poi Comunione e Liberazione) spinto dal giovane Angelo Scola (ora cardinale e arcivescovo di Milano), Roberto scende in politica prima per il «no» al divorzio, poi per far vincere il blocco cattolico alle elezioni studentesche del 75, La Dc lo accoglie senza entusiasmo. De Mita di lui dirà che «è il politico più stupido che conosca», bollando il meeting di Rimini di Cl come un raduno di «teologi d`estate». Ma è con Formigoni al governo della Lombardia che Cl mette radici in Regione tanto che, dopo la crisi del 2005 con l`assessore leghista Cè, La Padania titolerà: Le mani di Cl sulla sanità lombarda. Se non sei di Comunione e Liberazione non fai carriera. La vera svolta arriva con Forza Italia: da Silvio Berlusconi, del resto, Formigoni riceveva finanziamenti ai tempi del settimanale d`area II Sabato. Il Celeste (com`è stato ribattezzato) sbagliò pronostico: Berlusconi, disse nel `94, sarebbe rimasto «dietro le quinte». E il pronostico si rivelò errato anche quando definì «strumentalizzazioni vergognose» le affermazioni di chi sosteneva che volesse andare al governo assieme al Cavaliere. Lipparini racconta anche degli illibati compagni della fraternità dei Memores Domini finiti nello scandalo delle tangenti Oil for Food, e pure della fidanzata-ombra di Formigoni, Emanuela Talenti, che smentì la castità del Celeste, venendo a sua volta smentita.
Il Venerdì di Repubblica, 9 marzo 2012
CARRIERA E SEGRETI DI FORMIGONI, IL CELESTE PRESIDENTE (il Venerdì di Repubblica)
Posted on sabato 10 marzo 2012 by Lorenzo Lipparini in
biografia,
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