Io, giovane radicale, vi spiego come ho inguaiato Formigoni

Posted on mercoledì 3 marzo 2010 by Lorenzo Lipparini in
ilSole24ore.com
3 marzo 2010

di Andrea Franceschi

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Ventotto anni, una laurea in comunicazione politica e due anni al Parlamento europeo al fianco di Pannella e Cappato. Questo il curriculum di Lorenzo Lipparini, il giovane radicale che ha messo i bastoni tra le ruote a Roberto Formigoni e a tutto il Pdl lombardo, presentando un esposto all'ufficio centrale regionale per contestare l'irregolarità delle firme presentate dal Pdl (ma anche dal Pd e dall'Udc) per le regionali lombarde. Una denuncia che ha portato all'esclusione del listino collegato al governatore in corsa per il quarto mandato.

Lipparini come vi è venuto il sospetto che qualcosa non andava per il verso giusto?

È bastato leggere gli articoli di giornale. A pochi giorni dalla scadenza dei termini per presentare le liste non c'era accordo sui nomi. Le pedine sono state piazzate all'ultimo minuto. Era materialmente impossibile per chiunque, anche a un grosso partito come il Pdl, trovare il tempo di presentare le firme autenticate a norma di legge nei tempi.

E quindi?
Domenica 28 febbraio abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti in base alla legge 241 del 1990. Ci siamo messi a spulciare non solo le liste del Pdl, ma anche quelle del Pd e dell'Udc. In tutte c'era qualcosa che non andava ma, anche tenendo conto degli errori, loro raggiungevano comunque il livello minimo di firme valide. In quelle del Pdl le irregolarità spuntavano come funghi. Sospettiamo addirittura che molte firme siano state falsificate. Per questo abbiamo fatto un esposto alla procura di Milano.

Sono davvero tanto sprovveduti nel Pdl?
Si vede che hanno fatto le cose all'ultimo secondo. La posta in gioco era molto alta: in Lombardia Formigoni ha sempre stravinto e chi è nel listino ha praticamente la certezza di essere eletto.

Ora non tanto visto che rischiano l'esclusione. In questo modo gli elettori del Pdl, che in Lombardia sono la maggioranza, rischiano di non poter votare chi vogliono. Le regole sono sacrosante, ma non le sembra che siano la democrazia e i diritti a rimetterci in tutta questa vicenda?
Antidemocratico è chi non rispetta la legge. Le regole sono la base dello Stato di diritto. Tutti hanno l'obbligo di rispettarle. A partire da chi governa il Paese.

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