Lo quereleremo la seconda volta, come quando ha insinuato che il sottoscritto e gli altri radicali avrebbero manomesso le sue liste una volta depositate in tribunale.
La realtà è un’altra ed è ben nota ai cittadini, alla stampa e agli esponenti della sua stessa maggioranza che uno dopo l’altro si dissociano da quanto avvenuto: centinaia, se non migliaia, di firme apposte dalle stesse mani al posto di persone ignare di tutto. A provarlo ci sono perizie, interviste e denunce dei diretti interessati, oltre che i documenti falsi, che ognuno può trovare sul sito internet www.radicali.it e giudicare. Nessun giudice si è ancora espresso nel merito e il processo di falso si aprirà solo il 12 maggio. Per quanto Formigoni disponga di un’ampia maggioranza, sbaglia se crede di essere al di sopra della legge e del senso del pudore, i Lombardi non si meritano di essere governati da un Presidente illegittimo. Per questo da oggi rilanciamo la mobilitazione con gazebo, tavoli e affissioni in tutta milano per chiedere: Firmigoni, Dimissioni!”
1 commenti:
(AGI) - Milano, 26 mar. - Annunciano una seconda querela contro il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dopo l'intervista rilasciata ieri dal governatore a Daria Bignardi durante la trasmissione 'Le invasioni barbariche' su La7, i Radicali di Milano. Il partito da un anno porta avanti una campagna sostenendo che le firme a supporto della lista del governatore alle utlime elezioni regionali erano in parte false. Durante l'intervista Formigoni ha detto: "Quello che i radicali denunciano e' stato giudicato non corrispondente al vero da ben 4 truibunali. Ci sono persone che affermano che le firme presentate non corrispondono alle loro, ma guarda caso sono sempre portati in conferenza stampa dai Radicali. Sussiste anche la possibilita' che siano dei passanti a cui i Radicali fanno dire queste cose". Il partito di Bonino e Pannella respinge al mittente le accuse di aver basato la denuncia su una messinscena. "Lo quereleremo la seconda volta, come quando ha insinuato che il sottoscritto e gli altri radicali avrebbero manomesso le sue liste una volta depositate in tribunale - afferma Lorenzo Lipparini, esponente milanese della Lista Bonino Pannella - la realta' e' un'altra: centinaia, se non migliaia, di firme apposte dalle stesse mani al posto di persone ignare di tutto. A provarlo ci sono perizie, interviste e denunce dei diretti interessati, oltre che i documenti falsi, che tutti possono trovare sul sito internet www.radicali.it e giudicare". (AGI) Mi6/Car
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