La legge 154 del 1981 prevede l'ineleggibilità dei candidati alle elezioni regionali che siano legali rappresentanti di società o amministratori di enti controllati dalla Regione, poiché tale carica può influenzare il voto. Per quanto riguarda le elezioni regionali in Lombardia, il termine ultimo per dimettersi da eventuali cariche in tempo per non incorrere nell'ineleggibilità era il 27 febbraio 2010 alle ore 12.
Il Consigliere regionale eletto nella circoscrizione di Como Giorgio Pozzi (Popolo della Libertà) era Presidente di Nord energia (società controllata dalla regione tramite Ferrovie Nord Milano), ed esiste una sua autocertificazione di dimissioni datate 15 marzo, come risulta anche in Camera di commercio: 17 giorni dopo il termine massimo.
Il Consigliere regionale eletto nella circoscrizione di Sondrio Angelo Costanzo (Partito democratico) era Consigliere d'amministrazione dell'ALER di Sondrio, ed esiste una sua autocertificazione di dimissioni datate 30 aprile, e registrate in Camera di commercio: 61 giorni dopo il termine.
In entrambi i casi, a seguito delle contestazioni, sono stati poi prodotti in date successive documenti e testimonianze che attesterebbero una versione opposta a quella autocertificata da Pozzi e Costanzo, una versione in base alla quale le dimissioni sarebbe state presentate (segretamente) entro i termini di legge.
L'ufficio del Consiglio regionale aveva concluso in entrambi i casi che entrambi i candidati fossero ineleggibili. La Giunta delle elezioni della Regione Lombardia ha poi invece votato all'unanimità (tutti d'accordo: PdL, Lega, Udc, Pd, Idv, SeL, Pensionati) proponendo la convalida di entrambe le elezioni, poi ratificate dal Consiglio regionale sempre all'unanimità.
Dichiarazione di Paola Camillo, Popolo della Libertà, prima dei non eletti del Pdl a Como: "la mia è anzitutto una battaglia per la legalità; l'idea che i politici siano al di sopra delle leggi e siano autorizzati a violarle o eluderle è folle, è inaccettabile e va combattuta.
Dichiarazione di Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, Lista Bonino-Pannella: "il Consiglio regionale della Lomabardia si conferma anche in questa vicenda, come in quella di "Firmigoni", un Consiglio regionale abusivo dove la verità e la legge sono travolte in modo trasversale e bipartisan da un sistema politico-giudiziario che è il prodotto di 60 anni di non-democrazia e illegalità."
Dopo Firmigoni, Consiglio Regionale lombardo sempre più abusivo
Posted on giovedì 30 giugno 2011 by Lorenzo Lipparini in
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