Leggo su Il Giornale Milano dell’8 novembre che PDL e Lega si starebbero preparando a presentare un contro-referendum per cancellare la nuova Area C di tariffazione per le auto in ingresso nel centro di Milano. Ai colleghi Gallera e Masseroli, che fanno questo annuncio, ricordo che l’articolo 4 comma 2 del Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare ribadisce che “I Referendum non sono ammessi su quesiti aventi analoghe finalità delle consultazioni referendarie tenute nel corso dello stesso mandato amministrativo o comunque nell'ultimo triennio.”
C’è quindi tutto il tempo di svolgere verifiche, magari leggendo con attenzione anche l’articolo 15 del regolamento. Per attivare la procedura di referendum successivo sugli atti di Giunta servono 5.000 firme solo per la domanda, ma 30.000 da raccogliere nei sei mesi successivi all’adozione dell’atto. A scanso di equivoci, visti gli inciampi delle ultime raccolte firme elettorali del PDL, giova ricordare che si tratta di firme autenticate dai soggetti indicati dalla legge.
Il Giornale farebbe bene a verificare le proprie informazioni, per evitare a sé e agli altri brutte figure. Quanto all’opposizione, che ancora deve impratichirsi degli strumenti di iniziativa popolare, bastava che facessero una telefonata: una consulenza non l’avremmo negata.
Contro-referendum su ecopass impossibile. Il PDL poteva telefonare
Posted on mercoledì 9 novembre 2011 by Lorenzo Lipparini in
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