Salta Formigoni in Lombardia

Posted on martedì 2 marzo 2010 by Lorenzo Lipparini in , ,
Da Il Sole24Ore.it

Irregolarità su oltre 514 firme. È stato accolto dalla Corte d'Appello del tribunale di Milano il ricorso presentato dalla lista Bonino-Pannella per l'esclusione della Lista per la Lombardia, guidata da Roberto Formigoni, e a cui fa capo il Pdl, dalle elezioni regionali. La non ammissione, se confermata, farebbe cadere anche le liste provinciali di tutta la regione collegate (compresa la Lega Nord) alla lista del condidato presidente, il cosiddetto listino. La lista de La Destra è già stata dichiarata inammissibile per alcune irregolarità.

Quanto al Pdl e alla lista Formigoni ci sono 24 ore per per presentare ricorso in opposizione alla deliberazione dell'Ufficio centrale Regionale. Basterebbe, secondo l'avvocato Luca Giuliante (che ha depositato sabato scorso 4mila firme autenticate), il riconoscimento della correttezza di appena 79 delle firme contestate. L'imperativo categorico è arrivare, insomma, entro le 14,19 di martedì 2 marzo. La formale istanza di rivalutazione dell'ammissione della Lista Per la Lombardia e della Lista Penati Presidente, che ha come capolista Filippo Penati (a cui fa capo il Pd), era stata depositata questa mattina alle 8,30 dal delegato della Lista Bonino-Pannella, Lorenzo Lipparini, accompagnato da Marco Cappato (candidato alla presidenza della Regione Lombardia). Il ricorso dei radicali non è stato accolto in riferimento alla lista di Penati.

Formigoni: «Vincerò le elezioni e l'opposizione ingoierà gli insulti»
Di avviso totalmente opposto sulla controversa vicenda il presidente della Lombardia. «Sono un candidato perfettamente regolare alle elezioni del 27 e 28 marzo», ha detto Formigoni a margine di una conferenza stampa sull'inquinamento del fiume Lambro. Di più: «Faccio una scommessa: vincerò io le elezioni e le opposizioni dovranno ingoiare tutti gli insulti. Ribadisco - ha aggiunto Formigoni - che non ci sono problemi perché tutte le liste che abbiamo presentato sono valide» e ha mostrato una serie di sentenze del consiglio di Stato che, ha spiegato, «dichiara non necessari i timbri e gli orpelli a cui qualche opposizione ha fatto ricorso». Quindi - ha aggiunto - «non ho alcun dubbio che il ricorso che noi presenteremo sarà accolto e quindi posso dire che le opposizioni che si sono sbizzarrite in insulti vari se li ringoieranno tutti dal primo all'ultimo».

Per adesso resta il fatto che i giudici della Corte d'appello di Milano dopo un controllo formale delle firme (l'unico consentito in questa sede) ha ritenuto «fondate» le «doglianze» contenute nel ricorso dei radicali. Le firme risultate non conformi sono state 514 sulle 3.935 presentate. Questo comporta che le firme valide sono 3.421, un numero inferiore da quello previsto dalla legge la quale impone che le firme siano non meno di 3.500 e non più di 5 mila. In particolare le irregolarità riguardano la «mancanza di timbri sui moduli», mancanza di data dell'autenticazione e «mancanza del luogo dell'autenticazione».

la delibera di esclusione di Formigoni

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