Agli esponenti del Movimento 5 Stelle va dato il merito di aver appassionato alla politica molti che si erano allontanati o mai interessati. I militanti e i candidati grillini non sono però cittadini diversi dagli altri: il falso mito della società civile motore sano della società (che può esprimere mala politica, non che ne è ammorbata!) termina quando inizia una campagna elettorale, quando si stendono i programmi, quando bisogna assumere delle scelte o governare.
Secondo Mattia Calise, 20enne candidato sindaco e mio compagno di facoltà a Scienze Politiche, “bisogna rivoluzionare tutto”, “serve entrare nel palazzo e rompere gli equilibri”, “l’unico voto utile è quello ai candidati 5 Stelle, che porteranno persone nuove dentro le istituzioni”.
I radicali della Lista Bonino Pannella non hanno rappresentanti in Comune o in Regione. Eppure nell’ultimo anno, a Milano, si sono resi protagonisti di attività e battaglie che gli equilibri li rompono eccome. Siamo stati gli unici a denunciare la truffa elettorale delle firme false di Formigoni. La sua elezione per il quarto mandato è stata impugnata da Grillo ancora prima che fossero proclamati gli eletti, come invece vorrebbe la procedura. Perso il ricorso, i 5 stelle, difensori della legalità, non hanno fatto appello a differenza degli ostinati (e soli) radicali.
I radicali sono stati motore dell’unica iniziativa di mobilitazione civica che abbia coinvolto negli ultimi anni i milanesi sui temi della vivibilità, della qualità dell’ambiente, dei trasporti. Ho personalmente coordinato la raccolta di oltre 120.000 firme per il comitato MilanoSìMuove, quasi il doppio di quanto richiesto. I 5 Stelle, interessati come noi ai temi ambientali, non sono pervenuti.
Per fare pulizia in politica i memorabili V days di Grillo hanno portato al deposito di oltre un milione di firme per chiedere referendum contro il malcostume politico. Peccato che, come avevamo avvertito noi della lista Bonino Pannella, veterani referendari, Grillo stava sbagliando il periodo della raccolta, regolamentato per legge. Risultato: nulla di fatto.
Quando poi si tratta di fare traballare il Palazzo è bastata una sola deputata radicale, Rita Bernardini, per far emergere i conti finora segreti della Camera dei Deputati, ora pubblicati su Parlamento Wikileaks, con la denuncia di consulenze e scandali.
Ottimi propositi i 5 Stelle, insomma. Avranno dei consiglieri. Per sapere come si comporteranno tornerà però utile la proposta, tutta radicale, dell’Anagrafe pubblico dei nominati e degli eletti: online gli interessi, gli incarichi, i bilanci di tutti coloro che abitano le istituzioni. L’abbiamo chiesto e sostenuto stando fuori.
Per ora Calise non ha fatto molto di nuovo per far immaginare un terremoto. La sua preferenza tra Moratti e Pisapia ce l’ha, ma si guarda bene dal dirla. Intanto il 25 aprile, in piazza Duomo a Milano, è saltato sull’affollato palco delle autorità. I militanti e i candidati della lista Bonino Pannella erano in corteo, in mezzo ai manifestanti.
Bonino Pannella e 5 Stelle. Il voto utile non è solo una questione di schieramento
Posted on martedì 26 aprile 2011 by Lorenzo Lipparini in
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